Il biologico e la scelta aziendale
Una realtà che affonda le sue radici in un tempo così lontano, e che prosegue nell’intento di garantire qualità, naturalità e tradizione, non poteva prescindere dalla scelta di conversione al biologico, preservando così la vite e rispettando le tecniche di vinificazione. Un vino biologico nasce da vigneti coltivati biologicamente, senza cioè l’impiego di prodotti chimici per tutti i trattamenti necessari, limitandosi esclusivamente a concimi organici, così come previsto dalla normativa del Regolamento Europeo. Le restrizioni proseguono anche in cantina, dove le pratiche enologiche prevedono l’uso di coadiuvanti naturali e riducono al minimo l’uso di anidride solforosa aggiunta, considerando il fatto che durante la fermentazione alcolica il vino produce spontaneamente solfiti, sostanza necessaria per garantirne la conservazione, ed evitare l’ossidazione.
Il risultato è un vino di massima qualità, che conserva le sue caratteristiche peculiari, che sia il più naturale possibile, che tuteli il consumatore, ma che rispetti anche l’ambiente con un modello di agricoltura e produzione sostenibile.